Italsed

Chi siamo

Siamo artigiani specializzati, orgogliosi di produrre oggetti egregiamente rifiniti secondo standard elevatissimi.

La semplicità di questo approccio ci ha trasformati in uno dei produttori di sedie più affidabili e rispettati d’Italia.

Nel nostro stabilimento udinese di oltre 400,000 piedi quadrati, produciamo sedie per il mercato mondiale. Forniamo prodotti personalizzati nel contract per hotel e aeroporti in tutto il mondo.

Storia

Italsed è stata fondata nel 1983. Svolgendo la propria attività in Friuli Venezia Giulia per oltre trent’anni, l’azienda si è sviluppata ed è cresciuta, espandendosi anche nel Regno Unito, dove ha aperto recentemente le filiali di Londra e Norfolk.

Il successo di Italsed risiede nella conservazione di un’artigianalità tutta italiana e nel forte legame con le proprie radici, senza tralasciare l’attenzione per l’evoluzione tecnologica; oggi l’azienda vanta macchinari di ultima generazione, che la rendono uno dei player principali del mercato della sedia.

La nostra squadra

I membri del direttivo di Italsed vantano un’esperienza di oltre vent’anni ciascuno nella produzione d’arredamento. Sono:

Gilberto Garzitto – CEO

Mark Mills – Commercio internazionale e vendite

David Barrett – Direttore creativo

I nostri principi

Vogliamo assicurarci che i prodotti e servizi offerti soddisfino appieno i nostri clienti.

Nel farlo, puntiamo a promuovere e sostenere dei principi fondamentali, evidenti in tutto ciò che facciamo:

• costi competitivi
• consegna veloce
• aderenza ai bisogni del cliente
• standard qualitativi eccellenti
• flessibilità e disponibilità
• attenzione ai dettagli di progettazione, design e consegna

Scopri la nostra regione

La nostra azienda è vicino a Udine, nel rinomato Distretto della Sedia Italiana, un’area industriale in cui la produzione su grande scala della sedia è iniziata dalla fine del 1800. Gli uffici italiani di Italsed si trovanonel cuore del Friuli Venezia Giulia, regione recentemente inserita tra i Best in Travel places del 2016 da Lonely Planet.